Lunedì 21 ottobre il direttore generale del Ministero del Turismo di Israele, Mr. Dani Shahar, ha incontrato gli operatori turistici specializzati sulla destinazione insieme ad amici della stampa e rappresentanti del mondo religioso.
All’incontro hanno partecipato anche S.E. Yaron Sideman, Ambasciatore Israeliano presso la Santa Sede, Mr. Lior Keinan, Vice Ambasciatore di Israele in Italia, Mr. Raphael Singer, Affari Economici, Ambasciata di Israele.
Ospiti all’evento i rappresentanti di Tour Operator specializzati sulla destinazione, sacerdoti, giornalisti, l’ENIT, nella persona della presidente, dottoressa Alessandra Priante e le compagnie aeree EL AL, Linee Aeree Israeliane, e ITA Airways
L’incontro ha avuto luogo nella prestigiosa sede dell’hotel Parco dei Principi, in un contesto di grande famigliarità ed amicizia.
La situazione del turismo verso Israele è attualmente alquanto complessa, ma il direttore generale si è mostrato fiducioso.
“Entrambi i nostri Paesi sono ricchi di storia, cultura e spiritualità ed Israele è in grado di offrire una straordinaria varietà di turismo. L’amicizia che lega Israele all’Italia apre i nostri cuori alla speranza e alla fiducia in una ripresa del turismo in particolar modo di carattere spirituale e culturale, in vista del Giubileo del 2025, che vede Israele come una destinazione assolutamente unica per vivere una insostituibile esperienza” ha dichiarato Dani Shahar, direttore del Ministero del Turismo di Israele in Italia.
Sono molte anche in questo momento le iniziative legate al mondo del turismo con particolare riferimento alla promozione dei siti e dei luoghi collegati con un programma dedicato a vivere il Giubileo in questa Terra, come Gerusalemme, Nazareth, tutta l’area del lago di Galilea e il sito del battesimo di Qaser El Yahud.
Dopo il direttore generale, S.E. Yaron Siderman nel suo discorso di saluto ha voluto sottolineare l’importanza del dialogo in linea con l’intensificazione di una offerta legata a viaggi specifici, in vista dei 60 anni della dichiarazione Nostra Aetate, documento del Concilio Vaticano II, finalizzata a sottolineare l’importanza del pluralismo culturale, con specifico riferimento all’incontro tra Ebraismo e Cristianesimo.
Il 2025 sarà anche l’anno dei 60 anni del Museo di Israele e a questo proposito sarà realizzata una straordinaria mostra che vedrà protagonista il Grande Rotolo di Isaia, dove nelle parole del grande profeta si pongono le radici del significato dell’esperienza giubilare.
Israele quindi non si ferma.
Ammodernamento delle infrastrutture ricettive ed organizzazione dei siti per accogliere i pellegrini, anche quelli più fragili, con organizzazione di nuovi percorsi, come quello della “via verso Gerusalemme”, un percorso a piedi da Gerusalemme a Jaffa, in linea con la volontà di unire l’esperienza spirituale con quella di scoperta dell’essenza della natura, seguendo così il contenuto della enciclica Laudato SII di Papa Francesco.
“Abbiamo messo a disposizione all’incirca 200 milioni di Shekel ( circa 50 milioni di euro n.d.r) per l’ammodernamento di siti ed hotel“ ha dichiarato il direttore generale Shahar, che ha concluso dicendo: “siamo fiduciosi che presto torneremo alla cifre di turisti del 2019”.
“Quella tra Italia ed Israele è una collaborazione naturale e se anche alcuni progetti si sono interrotti dopo la tragedia del 7 ottobre, si tratta solo di una pausa, perché presto riprenderanno” ha sottolineato Lior Keinan, vice ambasciatore, Ambasciata di Israele in Italia.
“Stiamo lavorando per accrescere la nostra offerta e il Giubileo del 2025 potrà essere una grande opportunità. Ci stiamo concentrando anche su una serie di eventi dedicati e ci stiamo preparando alla ripresa. Siamo onorati che il direttore generale abbia voluto personalmente venire in Italia e che abbia visto lo straordinario potenzialità del trade italiano. Abbiamo realizzato in questi giorni incontri molto importanti, oltre che con il trade e la stampa anche con il dicastero della Nuova Evangelizzazione, che si occupa della promozione e dell’organizzazione del Giubileo. Ringraziamo dell’accoglienza riservata a tutti noi, al nostro direttore generale e all’Ambasciatore presso la Santa Sede. Siamo certi che presto potremo riprendere a pieno la nostra attività e oggi più che mai abbiamo compreso la vicinanza e l’amicizia degli operatori e il grandissimo desiderio di ritornare quanto prima nella nostra Terra” ha dichiarato Kalanit Goren.
Un importante incontro ha poi avuto luogo nella giornata di martedì 22 con esponenti del mondo accademico e religioso, ospitati dall’Ambasciatore presso la Santa Sede, per lavorare insieme su attività culturali che possano contribuire a far conoscere l’eccezionalità dei contenuti spirituali, archeologici e culturali della Terra Santa.