Il Real Monasterio de San Lorenzo de El Escorial, festeggia i 40 anni Patrimonio dell’Umanità

Il Real Monasterio de San Lorenzo de El Escorial, festeggia i 40 anni Patrimonio dell’Umanità

Il complesso monastico e maestosa residenza reale fatta costruire da Filippo II tra il 1563 e il 1584, è da 40 anni patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. Per festeggiare la ricorrenza Patrimonio Nacional ha presentato un ricco programma di attività: visite notturne teatralizzate, percorsi tematici, spettacoli, concerti e la nascita di un Centro d’accoglienza per i visitatori del sito reale. Il nuovo Centro, che sarà aperto al pubblico dal 3 dicembre, si trova di fronte all’attuale punto d’accesso al Monastero e disporrà di 3 entrate. È dotato di una sala per il pubblico, due sportelli per la vendita di biglietti e uno per le informazioni, distributori automatici di biglietti, di un negozio e di risorse interattive e audiovisive che forniscono informazioni sugli edifici più rilevanti del sito reale.


Novembre, dunque, è un mese di attività straordinarie per il Monastero, sito che unisce storia, arte e bellezza: da martedì a domenica si può partecipare a visite tematiche (Real Biblioteca, Basilica, Sala delle Battaglie, Chiostro principale, Chiesa Vecchia e Sale Capitolari), si possono scoprire alcuni dipinti iconici (‘Il Martirio di San Maurizio e la Legione Tebea’ di El Greco, ‘Il martirio di San Lorenzo’ e ‘L’ultima cena’ di Tiziano, e ‘La tunica di Giuseppe’ di Velázquez), si possono fare visite notturne teatralizzate e assistere a concerti in Basilica, ad attività educative per i bambini e a concerti di carillon che saranno udibili in tutto il paese. La Sala delle Battaglie ospita uno spettacolo di danza di Daniel Abreu mentre per l’appuntamento ‘Los Martes en la Galería’ si può assistere a conferenze che affrontano temi come l’importanza del riconoscimento dell’Unesco, l’architettura del monastero, la grandezza della collezione pittorica e il ruolo di Velázquez nella decorazione pittorica. Previste anche convegni con visite che permetteranno di scoprire spazi come l’orto del monastero, la diga del Romeral e l’infrastruttura idrica risalente all’epoca di Filippo II.

Nei prossimi due anni verranno investiti più di 6,5 milioni di euro grazie al Pnrr per ampliare e migliorare le visite e migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e del suo ambiente, rendendolo così più sostenibile. I progetti finanziati dai fondi Next Generation permetteranno inoltre la restaurazione e la riapertura dei Musei di architettura e pittura (quasi due milioni e mezzo di investimento) per trasformare il percorso turistico, al quale i visitatori individuali accederanno dal Patio de Reyes, migliorando i servizi all’interno del Monastero. Un’altra importante opera che sarà realizzata riguarda il restauro del Chiostro degli Evangelisti, con la risistemazione dei percorsi lastricati e del giardino.

Tante le cose da vedere nel Monastero, il sogno imperiale di Filippo II: La Lonja, la grande piazza da dove si ammira la maestosità dell’edificio, e il Giardino dei Frati, oasi di pace con sentieri che serpeggiano tra siepi curate e fontane. Tra i gioielli architettonici, la Casita del Príncipe, costruita per Carlo IV, e la Casita del Infante, per Gabriele di Borbone. A pochi passi si trova il Real Coliseo di Carlo III, un teatro barocco del XVIII secolo che offre ancora oggi spettacoli e rappresentazioni, e la Casa de la Compaña, dove risiedevano i lavoratori del monastero.

I 40 anni del sito Unesco sono anche l’occasione per visitare i dintorni: San Lorenzo de El Escorial, ai piedi del Parco Nazionale di Guadarrama, è una località di montagna a 45 minuti in auto e 60 in treno da Madrid. Per un’esperienza particolare si consiglia di raggiungere il Monastero con il ‘Tren de Felipe II’, convoglio di vagoni degli anni ’40 trainato da una locomotiva degli anni ‘60 che parte dalla stazione di Príncipe Pío a Madrid ogni sabato, domenica e festivo fino al 14 dicembre. A bordo guide vestite in costumi del XVI secolo rendono il viaggio ancora più suggestivo e immergono i passeggeri nell’atmosfera dell’Impero in cui ‘il sole non tramontava mai’.

El Escorial è un paradiso per gli amanti della natura e del turismo attivo con percorsi da fare a piedi o in bicicletta, con campi da golf e con i sentieri che attraversano il Bosque de la Herrería, dichiarato Paesaggio Pittoressco, serpeggiando tra maestosi alberi. In cima al monte de la Machota si trova la Silla de Felipe II, un trono di granito dal quale si pensa che il monarca sorvegliasse la costruzione del Monastero. Per chi ama le due ruote ci sono i percorsi di Ciclamadrid, con due itinerari incantevoli e accessibili: uno conduce a Moralzarzal e l’altro a Robledo de Chavela. E per gli appassionati di golf il Real Club de Golf de la Herrería è un campo da 18 buche nel cuore dell’omonimo bosco, immerso nella natura più incontaminata.

San Lorenzo de El Escorial è anche un paradiso gastronomico, dove gustare ricette tradizionali e menù innovativi premiati con stelle Michelin. Per assaporare un po’ di tutto, vale la pena fermarsi nei locali attorno alla piazza del Municipio; con un budget più alto è consigliabile una prenotazione al ristorante Charolés, famoso per il suo delizioso ‘cocido’, e da Montia, premiato con una stella Michelin, dove lo chef Dani Ochoa propone una cucina selvaggia e a cottura lenta, che evolve con le stagioni e valorizza i piccoli produttori locali.

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