Ancora una volta Tper partecipa attivamente al dibattito sulla mobilità del presente e del futuro in corso a IBE – Intermobility and Bus Expo, evento fieristico in corso a Rimini che mette a sistema domanda e offerta di mobilità collettiva e condivisa, istituzioni e stakeholder di respiro internazionale, includendo la filiera industriale dei veicoli e i nuovi attori della progettazione di un sistema in linea con gli obiettivi della Next Generation EU per la transizione energetica.
Nel palinsesto convegnistico si distingue il workshop “Il cambiamento delle organizzazioni dei costruttori di autobus e degli operatori TPL sotto la spinta della sostenibilità”, condotto da Andrea Bottazzi, Dirigente Manutenzione Automobilistica di Tper, che ha affrontato i principali aspetti tecnici e organizzativi legati all’implementazione delle politiche di sviluppo sostenibile nel trasporto pubblico locale. I lavori si sono concentrati sull’evoluzione delle flotte di autobus e sui sistemi di ricarica, esplorando le sfide operative che queste innovazioni comportano per le aziende costruttrici e per gli operatori TPL, con un focus sulle soluzioni per una transizione efficace verso la sostenibilità, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale del settore.
“La sostenibilità per Tper è un modello organizzativo pervasivo che nelle operations tocca tutti gli aspetti della vita del mezzo e della infrastruttura di trasporto. Le tecnologie predittive di comunicazione tra mezzo, conduttore e sede stradale ci restituiscono una serie nutrita di dati che sono la nuova currency per la pianificazione del TPL sul territorio e la progettazione e manutenzione degli apparati” – ha dichiarato Bottazzi a margine dell’evento.
Significativa, inoltre, la partecipazione della società al seminario “Demand Responsive Transit: vantaggi e sfide di un servizio più flessibile” sul tema del DRT come soluzione per migliorare il trasporto pubblico, soprattutto nelle aree a domanda debole.
Paolo Paolillo, Direttore di Tper, ha messo in luce l’importanza dei servizi flessibili nel rispondere alle esigenze delle comunità locali e ha condiviso l’esperienza di Tper nel promuovere soluzioni innovative per migliorare la mobilità nei territori extraurbani a minore domanda.
L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto tra esperti, operatori tecnologici e pianificatori, offrendo uno sguardo sulle migliori pratiche e sugli strumenti tecnologici utili per rendere il Demand Responsive Transit una soluzione sempre più accessibile, sostenibile ed efficiente per il futuro della mobilità urbana e rurale, che nel 2024 registra un’accelerazione dell’offerta.
Il Direttore di Tper, Paolillo, ha dichiarato: “L’esperienza DRT sviluppata da Tper per le aree a domanda debole ha radici antiche, tanto che già oltre 30 anni fa a Bologna sono nati sistemi, poi via via sempre più affinati. Oggi Tper gestisce servizi su prenotazione telefonica denominati Prontobus e Taxibus nelle aree extraurbane di Bologna e Ferrara, sistemi che hanno dato una risposta di mobilità importante a frazioni e territori prima non serviti dal mezzo pubblico, consentendo collegamenti con le strutture sanitarie e con le stazioni ferroviarie dislocate in provincia per un trasporto intermodale verso i capoluoghi. Stiamo costantemente operando, sia d’intesa con le amministrazioni locali per l’aggiornamento dei servizi in base alle necessità espresse, sia, sul piano tecnologico, per fare evolvere i sistemi di comunicazione con il personale viaggiante, per lo sviluppo dei metodi di prenotazione attraverso dispositivi mobili e piattaforme di Mobility as a Service (MaaS), oltre che all’integrazione con altri servizi di mobilità, tra cui lo sharing”.
Proprio in tema di sharing mobility, Tper è stata tra i protagonisti del seminario odierno “Il vehicle sharing al bivio fra servizio pubblico ed esigenze di mercato”, dove il Direttore Amministrazione, Finanza, Controllo e Commerciale di Tper, Fabio Teti, ha portato l’esperienza dello sharing 100% elettrico “Corrente” – attivo a Bologna, Ferrara, Parma, Cosenza, Imola e Casalecchio di Reno – con alcune considerazioni incentrate sui possibili interventi normativi a sostegno della diffusione della mobilità condivisa, oggetto di trattazione del panel.
Per Teti, responsabile del progetto e dello sviluppo dello sharing Corrente – servizio gestito completamente a mercato da Tper, che arriva a sfiorare oggi i 1.500 noleggi al giorno – “i sistemi di mobilità condivisa possono fornire, per efficienza, flessibilità e praticità d’utilizzo, un contributo fondamentale per il contenimento della congestione nei centri urbani. Un mezzo in sharing può sostituire una seconda o terza auto di proprietà in famiglia o addirittura evitare il ricorso all’auto privata. Il sostegno a questi servizi può essere efficacemente perseguito attraverso due filoni. Quello dell’incentivazione economica per l’utente ha senza dubbio portato risultati nell’esperienza attuale: con ‘Tper3’, finanziato dalle Regione, l’abbonato al trasporto pubblico può fruire di un consistente pacchetto di gratuità per l’uso dello sharing: si promuove, così, l’uso combinato di sistemi di mobilità virtuosi e a misura di città.
Un altro possibile incentivo potrebbe venire sul piano regolatorio da parte dell’ente che amministra la mobilità cittadina: un’agevolazione normativa che privilegia lo sharing rispetto agli altri mezzi può essere la spinta ulteriore ad un interesse che oggi comincia a farsi breccia con decisione”.
Tper SpA, guidata dal 2012 dalla Presidente e AD Giuseppina Gualtieri, è la principale azienda di trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna per volumi di servizio ed è a capo di uno dei maggiori gruppi industriali della mobilità sostenibile in Italia. Tper gestisce il trasporto pubblico locale su gomma nei bacini di Bologna e Ferrara e, in partnership con Trenitalia – attraverso la società TrenitaliaTper – il servizio passeggeri in ambito ferroviario regionale; opera anche lo sharing full electric Corrente. Tper detiene partecipazioni in 13 società, prevalentemente operanti nel settore della mobilità e della logistica, di cui 8 controllate, 4 collegate e 1 partecipata, e si configura come Ente di Interesse Pubblico.