Cantare, ballare e diffondere l’amore! Messaggi di speranza e gioia da tutto il mondo celebrano 50 anni di impegno culturale del BMW Group Monaco che va ben oltre il core business. Da Ólafur Elíasson, Cao Fei, Stefan Sagmeister, Jonas Kaufmann, Sir Simon Rattle, la Filarmonica di Monaco e il Teatro dell’Opera di Roma a Esther Mahlangu e Victoria Siddall. Il BMW Group sta ricevendo in questi giorni numerosi messaggi di congratulazioni dal mondo culturale internazionale, che riflettono il suo impegno interculturale, diversificato e a lungo termine.
Per 50 anni e con oltre 100 iniziative nel campo dell’arte moderna e contemporanea, della musica classica, del jazz e del suono, nonché dell’architettura e del design, il BMW Group è stato parte integrante della cultura su scala globale. È iniziato tutto con tre grandi dipinti firmati dall’artista tedesco Gerhard Richter e commissionati da Eberhard von Kuenheim, allora presidente del consiglio di amministrazione di BMW AG, nel 1971. Fin dall’inaugurazione dell’edificio iconico a quattro cilindri della sede centrale da parte di Karl Schwanzer nel 1973, le tre opere intitolate “Rot”, “Gelb” e “Blau” sono state esposte nell’atrio della sede centrale dell’azienda e sono diventate il simbolo della responsabilità sociale di un’impresa commerciale che è impegnata anche nel dialogo interculturale, andando ben oltre il suo core business. “La cultura è un veicolo di cambiamento, l’arte ha luogo nell’ intersezione con il futuro. Ed è qui che BMW scommette sull’innovazione. E anche se diverso nei contenuti, l’atteggiamento di fondo è lo stesso. Visualizzare la direzione verso l’innovazione è parte integrante di BMW tanto quanto lo è della creatività culturale” dichiarò Eberhard von Kuenheim, allora presidente del consiglio di amministrazione di BMW AG, nel 1984.
Maximilian Schöberl, Head of BMW Group Corporate and Intergovernmental Affairs and Vice-Chairman of the Board of Spielmotor München e.V. osserva: “Soprattutto in tempi di grandi cambiamenti sociali, i valori di ogni individuo continuano a servire come linea guida per le proprie azioni. La Corporate Citizenship rappresenta proprio questo: funge da principio guida del sistema dei valori di un’azienda. Cosa possiamo restituire alla società che permetta il nostro successo commerciale? Sono orgoglioso di dire che il BMW Group, oltre ad assicurare la libertà creativa in ogni momento, ha sempre continuato a perseguire uno scambio aperto e un dialogo interculturale ed è quindi in grado di realizzare molte partnership sostenibili e a lungo termine”.
Si tratta di esperienze e incontri unici che promuovono il dialogo interculturale e riflettono i principi e l’atteggiamento di un’azienda all’interno del mondo culturale. Con la sua rete di partner ampia e diversificata, l’impegno culturale del BMW Group facilita la creazione di narrazioni attuali e aiuta a collegare le persone in tutto il mondo – sia fisicamente che virtualmente. Come Corporate Citizen, il BMW Group crede nell’importanza di contribuire alla società in maniera sostenibile – nel passato, nel presente e nel futuro. 50 anni di impegno culturale del BMW Group – 50 anni di incontri Nel corso di 50 anni, il BMW Group si è impegnato in partnership con alcune delle istituzioni culturali più rinomate del mondo, sulla base del rispetto reciproco e della curiosità, rendendo il suo impegno culturale un attore affidabile in questo campo. Il BMW Group è grato per la campagna video che mostra i messaggi di congratulazioni provenienti da tutto il mondo, che verranno presentati attraverso i social media durante tutto l’anno.
Marc Spiegler, Global Director di Art Basel, che avrebbe dovuto celebrare i suoi 50 anni di attività l’anno scorso, ha inviato le sue congratulazioni e non vede l’ora di un doppio anniversario nel 2021: “Ora, visto che non contiamo il 2020, possiamo festeggiare i nostri 50 anni insieme”. L’artista Jeff Koons ha inviato il suo video messaggio includendo le parole: “Animato – inanimato, interno – esterno, corpo – veicolo, DNA – BMW.” Kate Bryan, Head of Collections Soho House, ha costruito miniature della BMW Art Car Collection e le ha fatte correre. Il messaggio di congratulazioni di Hans Ulrich Obrist si conclude con un gabbiano, mentre quello di Cao Fei si chiude con una creatura paradisiaca simile a un uccello. La musicista jazz Hannah Weiss canta “Congratulations” e l’artista Okuyama Hoseki interrompe il suo lavoro artigianale per mandare i suoi auguri dal Giappone.
L’ampia gamma di partecipanti comprende importanti personalità di ogni settore culturale – da artisti, musicisti e designer a curatori, galleristi e direttori di musei, così come collezionisti e piloti. Il BMW Group Cultural Engagement ha ricevuto le congratulazioni, tra gli altri, da: Antoniu-Theodor Andreescu (musicista), Richard Armstrong (Direttore, Solomon R. Guggenheim Museum), Margarita Balanas (violoncellista), Anton Belov (Direttore, Garage Museum of Contemporary Art), Biennale di Berlino, Geoff Blackwell (CEO ed editore, Blackwell & Ruth), Cassy Britton (DJ), Kate Bryan (Responsabile delle collezioni, Soho House & Co), Astha Butail (artista), Alexandra Catiere (artista), Leelee Chan (artista), Maike Cruse (Direttore, Gallery Weekend Berlin), Simon Denny (artista), Chris Dercon (Presidente, Réunion des musées nationaux et du Grand Palais des Champs-Élysées), Ken Done (artista), Ólafur Elíasson (artista), Augusto Farfus (pilota), Cao Fei (artista), Simon Fox (CEO, Frieze), Alex Galmeanu (fotografo), Francesca Gavin (scrittrice e curatrice), Nadine Ghaffar (fondatrice e direttore generale, Art D’Egypte), Venke e Rolf A. Hoff (fondatori, KaviarFactory), India Art Fair, Jonas Kaufmann (cantante lirico), Jeff Koons (artista), Bose Krishnamachari (presidente, Kochi Biennale Foundation), Marcel Lazăr (musicista), William Lim (architetto e collezionista), Esther Mahlangu (artista), Mazaccio & Drowilal (duo di artisti collaboratori), Trevyn e Julian McGowan (fondatori, Southern Guild), Zubin Mehta (direttore d’orchestra), Dominique Meyer (CEO, Teatro alla Scala), Andra Mihai (artista), Paul Müller (direttore esecutivo, Munich Philharmonic), Hans Ulrich Obrist (direttore artistico, Serpentine Galleries), Hoseki Okuyama (artista), Shwetal A. Patel (membro fondatore, KochiMuziris Biennale), Sabin Penea (musicista), Madalina Ioana Petre (musicista), Georgie Pope (curatore, Independent Collectors), Hervé Poulain (iniziatore e pilota della BMW Art Car Collection), Prateek e Priyanka Raja (fondatori, Experimenter), Carlo Ratti (socio fondatore, CRA – Carlo Ratti Associati), Sir Simon Rattle (direttore musicale, London Symphony Orchestra), Magnus Resch (imprenditore del mercato dell’arte), Robin Rhode (artista), Stefan Sagmeister (designer), Philipp Schiepeck (musicista), Matthias Schulz (direttore, Staatsoper Unter den Linden), Victoria Siddall (direttore globale, Frieze Fairs), Roman Sladek (musicista), Marc Spiegler (direttore globale, Art Basel), Julia Stoschek (direttore, Julia Stoschek Foundation), András Szántó (stratega culturale), Teatro dell’Opera di Roma, Christoph Wiesner (direttore, Le Recontres d’Arles), Lu Yang (artista), Gary Yeh (fondatore, ArtDrunk), Samson Young (artista) e Vanessa Zerahn (collezionisti indipendenti).