I consigli per Tour, botteghe e souvenir alimentari: i turisti del nord (Germania, Austria e Svizzera) ne sono sempre più appassionati. Da un paio di anni a questa parte, alle Cesarine – la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia – i clienti provenienti dal nord Europa soprattutto, chiedono di conoscere le migliori botteghe di cibo e spesso fanno scorte di materie prime introvabili, nei loro paesi da portare a casa ad amici e parenti, soprattutto se viaggiano in macchina.
Ecco dove le Cesarine portano i loro clienti (che ne escono con sacchetti colmi).
GENOVA
Gioia per la vista e il palato: L’antica Polleria Aresu di Anna e Sergio: ampia scelta di carni fresche selezionate e introvabili e uno stupendo bancone in marmo super instagrammabile.
La bottega dello stoccafisso: dalla vetrina si vedono antiche vasche di marmo dove si trovano in ammollo stoccafisso e baccalà e, appesi al soffitto, stoccafissi secchi pronti per essere immersi. Dall’altro lato del locale, si trova un’ampia scelta di gastronomia con varie preparazioni a base di baccalà, ma anche torte di verdura e il mitico minestrone.
PARMA
Panetteria Rosetta, gestita dalla signora Giovanna e da suo figlio, un ottimo posto dove fare spesa di prodotti artigianali locali: gli anolini soprattutto per cui Parma è famosa in tutto il mondo, possono essere surgelati e preparati poi a casa, mesi dopo.
Qualcuno dopo aver gustato un mitico panino di Pepen sul posto (minuscolo locale in centro città) ne ha poi ordinati qualche decina, ha chiesto di metterli sottovuoto e li ha caricati in macchina fino a Colonia. Il segreto pare stia in tutti gli ingredienti dell’imbottitura fatti in casa.
LOCOROTONDO
Cummè una bottega old style che offre vini della zona, oli biologici e conserve artigianali. Nessun turista ne esce senza un souvenir alimentare, rigorosamente handmade.
L’Arco de Tipici. lo scorcio fiorito davanti alla bottega lo rende particolarmente instagrammabile. Vin si degustano (e portano a casa) il capocollo di Martina Franca, i prodotti caseari artigianali, i prodotti da forno locali, i sottoli, le creme di verdure, le confetture, l’olio di oliva di Convertini i vini delle Cantine Cardone di Locorotondo, i biscotti di Ceglie Messapica, i rosoli e gli amari di Gravina.
PALERMO
Dopo la visita alla chiesa dell’Ammiraglio (o Martorana), degna di menzione per i suoi scenografici affreschi, gli elaborati mosaici e soprattutto il suggestivo e maestoso Cristo Pantocratore, è d’obbligo fermarsi all’attiguo monastero di Santa Caterina. Li è possibile trovare dolci e deliziosi frutti realizzati con pasta di mandorle tipici del palermitano.
La Bottega Alimentare del Cassaro un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono immergersi nei colori, i sapori e gli odori della Sicilia autentica: una vera gioia per gli occhi e il palato. 50 aziende selezionatissime locali che propongono pasta, olio, vino, marmellate, salse, conserve tipici della zona e introvabili altrove.
Chi sono Cesarine: è una community di cuoche e cuochi domestici dislocata su tutto il territorio nazionale e selezionate da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione dell’Università di Bologna. Ad oggi sono più di 1.500 le Cesarine – che un tempo era il nome comune dato alle massaie emiliane – che organizzano nelle loro case, in più di 450 località italiane, eventi gastronomici come pranzi, cene e corsi di cucina per deliziare il palato di coloro che sono alla ricerca di tradizioni cucinarie spesso dimenticate. Vere e proprie custodi di un patrimonio enogastronomico sommerso, le Cesarine mettono la loro esperienza a disposizione degli ospiti per regalare un’esperienza autentica, all’insegna della qualità e del gusto.