Dopo l’apertura del Salone dei Mesi, considerato un capolavoro del Rinascimento italiano, e l’inaugurazione dell’Ala Borsiana, apre l’Ala Albertiana, totalmente rinnovata, che completa il percorso del Museo Schifanoia di Ferrara – 21 sale visitabili, 1400 metri quadri di esposizione, 250 opere da contemplare. A quasi dieci anni dalla chiusura causata dal terremoto del 2012, torna integralmente visitabile a Ferrara, Palazzo Schifanoia –– Dalla miniatura del XV secolo alla scultura del ‘400 e del ‘700, dalla pittura rinascimentale al barocco, dalle ceramiche graffite ai punzoni pontifici, il Museo vanta anche integrazioni multimediali per immergersi nella ricostruzione virtuale del Palazzo (www.comune.fe.it/schifanoia) – La visita al rinnovato Palazzo Schifanoia è l’occasione giusta per scoprire la Ferrara del Rinascimento attraverso uno dei cinque itinerari del progetto “Feel the History-Ferrara capitale del Rinascimento” (www.ferrarainfo.com/it/rinascimento/)
Dopo la riapertura nel 2020 del Salone dei Mesi, uno dei capolavori dell’arte italiana del Rinascimento (valorizzato con la nuova illuminazione a pavimento che esalta i particolari degli affreschi), e nel maggio 2021 della riqualificata Ala Borsiana, il Museo Schifanoia a Ferrara si completa con l’apertura al pubblico dell’Ala Albertiana, costruita alla fine del Trecento da Alberto d’Este. A quasi dieci anni dalla chiusura causata dal terremoto del 2012, dopo un lungo restyling, dal 23 ottobre 2021 il Palazzo torna integralmente visitabile.
Le stanze albertiane, si presentano con un vero e proprio rinnovamento del linguaggio espositivo, mutando radicalmente il loro aspetto per agevolare, da un lato, l’esposizione delle collezioni civiche, ora completamente riorganizzate, dall’altro il racconto dell’evoluzione del Palazzo. La riconnessione di questa parte di Schifanoia con il resto del Palazzo restituisce ai visitatori non solo il monumento in sé, ma un museo più moderno, più ampio, più coinvolgente: sono 21 ora le sale da visitare, 1400 i metri quadri di percorso espositivo, circa 250 le opere da contemplare. A questo si uniscono diverse integrazioni multimediali che aiutano a conoscere la storia dell’edificio anche attraverso la ricostruzione virtuale delle diverse fasi costruttive del palazzo.
La visita è un percorso a tappe che prende avvio dal contesto urbano di Schifanoia, letto sin da subito in parallelo con la storia delle collezionismo che ha portato alla nascita del Museo Civico nel Settecento; si sviluppa attorno al tema fondamentale delle ceramiche di raccolta e di scavo come testimonianza della vita quotidiana degli Este; si conclude con la figura straordinaria di Leonello, il raffinato principe, che segna la nascita dell’umanesimo a Ferrara nel Quattrocento.
Dopo aver ammirato da vicino i frammenti di affreschi che decoravano l’Ala Albertiana nella prima metà del Quattrocento, si possono scoprire gli affreschi del Salone dei Mesi. Il grandioso capolavoro del Rinascimento estense, rinato grazie alla nuova e magica illuminazione inaugurata lo scorso anno, accoglie il visitatore introducendolo al cospetto delle opere dell’età di Borso, di Ercole I e dei duchi cinquecenteschi.
Scendendo nei nuovi ambienti del museo il percorso prosegue con l’età della Devoluzione, della Ferrara barocca e della grande pittura sacra. La visita si conclude con le stanze dedicate al cardinale Gian Maria Riminaldi, padre spirituale del Museo Civico, che nel Settecento immaginò un museo “didattico” per la città ricco di oggetti e testimonianze del passato.
Il nuovo Museo Schifanoia spazia dalla miniatura del XV secolo (Matteo de’ Pasti e Guglielmo Giraldi) alla scultura del Quattrocento (Niccolò Baroncelli, Domenico di Paris, Sperandio Savelli) e del Settecento (Antonio Canova), dalla pittura rinascimentale del Salone a quella naturalistica e barocca (Carlo Bononi, Scarsellino, Giuseppe Caletti), dalle ceramiche graffite di età estense alle medaglie umanistiche (Pisanello) fino ai conii e ai punzoni pontifici. E tanto altro ancora: una storia a più voci che racconta, attraverso la pluralità delle tecniche artistiche e dei linguaggi espositivi, la bellezza e la ricchezza del museo civico più importante della città di Ferrara.
Il progetto museografico è stato curato dai Musei di Arte Antica (Giovanni Sassu e Maria Teresa Gulinelli), il progetto di allestimento da QB Atelier (Filippo Govoni e Federico Orsini), con la collaborazione della Fondazione Ferrara Arte per i metodi e le tecniche espositive, l’illuminotecnica e gli apparati didascalici. La realizzazione è stata coordinata dal Servizio Beni Monumentali e ha beneficiato di contributi della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge Regionale 18/2000. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19. Info: www.comune.fe.it/schifanoia
La visita al rinnovato Palazzo Schifanoia è l’occasione giusta per scoprire Ferrara attraverso uno dei cinque suggestivi itinerari suggeriti dal progetto Feel the History. Grazie a una sezione web dedicata, 7 videoracconti e una roadmap online (tutto visionabile al link: https://www.ferrarainfo.com/it/rinascimento/) e cartacea distribuita negli IAT, si può percorrere la città – e le Delizie che circondano il perimetro cittadino – a piedi o in bicicletta, ed emozionarsi davanti a ben 44 luoghi di grande interesse culturale, tra noti e meno conosciuti.
I 5 itinerari proposti si snodano per la città e le sue campagne: proprio dal Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia si va alla scoperta dei sontuosi palazzi rinascimentali della Ferrara definita Città ideale; dal Castello estense nel centro di Ferrara, diventato Patrimonio mondiale Unesco dell’Umanità nel 1995, si procede verso l’Addizione Erculea con i suoi magnifici palazzi i giardini e le piazze; dalle atmosfere del Ghetto ebraico dove indagare il fecondo dialogo culturale degli ebrei nel periodo rinascimentale si arriva al MEIS, il Museo sulla Shoa; infine un itinerario esce dal centro per raggiungere le Delizie costruite dai duchi d’Este intorno alla città, oggi riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
“FEEL THE HISTORY, Ferrara Capitale del Rinascimento” è stato voluto dal Comune di Ferrara e finanziato da Visit Romagna in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna.