Il Premio della 7a edizione dell’International Archaeological Discovery Award, va alla scoperta di “centinaia di sarcofagi nella necropoli di Saqqara in Egitto” e sarà consegnato nell’ambito della XXIII BMTA che si svolgerà a Paestum dal 25 al 28 novembre
L’International Archaeological Discovery Award, il Premio intitolato a Khaled al-Asaad, Direttore dell’area archeologica e del Museo di Palmira dal 1963 al 2003, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e in particolare ai suoi protagonisti, gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Archeo, la prima testata archeologica italiana, hanno inteso dare il giusto tributo alle scoperte attraverso un Premio annuale assegnato in collaborazione con le testate internazionali, tradizionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia).
Nel 2015 il Premio è stato assegnato a Katerina Peristeri, Responsabile degli scavi, per la scoperta della Tomba di Amphipolis (Grecia); nel 2016 all’INRAP Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (Francia), nella persona del Presidente Dominique Garcia, per la Tomba celtica di Lavau; nel 2017 a Peter Pfälzner, Direttore della missione archeologica, per la città dell’Età del Bronzo presso il villaggio di Bassetki nel nord dell’Iraq; nel 2018 a Benjamin Clément, Responsabile degli scavi, per la “piccola Pompei francese” di Vienne; nel 2019 a Jonathan Adams, Responsabile del Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP), per la scoperta nel Mar Nero del più antico relitto intatto del mondo.
Le cinque scoperte archeologiche del 2020 finaliste della 7ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”:
– Egitto: centinaia di sarcofagi rinvenuti a Saqqara, patrimonio Unesco a 30 km a sud del Cairo
– Germania: la verità sul Disco di Nebra, il reperto più analizzato della storia archeologica tedesca
– Indonesia: nell’isola di Suwalesi le pitture rupestri più antiche del mondo con un cinghiale dipinto in ocra rossa di 45.500 anni fa
– Israele: a Gerusalemme sotto il Muro del Pianto si celavano tre stanze di 2.000 anni fa
– Italia: le numerose scoperte di Pompei, un Thermopolium, un carro cerimoniale, le origini Etrusche della città
Pertanto, la 7ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” va alla scoperta di “centinaia di sarcofagi nella necropoli di Saqqara in Egitto”.
A novembre 2020 è stato annunciato l’eccezionale ritrovamento, vicino alla piramide di Djoser (la prima struttura di cemento completa esistente al mondo e la più antica piramide a gradoni di tutto l’Egitto), di oltre 100 sarcofagi risalenti a due epoche, Tolomeo e Tardo Periodo, e più di 40 statue con maschere e mummie dorate di 2.500 anni, ben conservate in pozzi profondi 12 mt; questa scoperta si aggiunge alle altre avvenute nel corso di pochi mesi: in 3 pozzi funerari di 10, 11 e 12 mt di profondità, 59 sarcofagi antropomorfi e policromi di ben 2.600 anni fa, risalenti alla XXVI dinastia, disposti in diverse camere, impilati l’uno sull’altro e appartenenti a sacerdoti, alti funzionari e personalità di spicco dell’alta società; 27 sarcofagi intatti sepolti da più di 2.500 anni e mai aperti, con bare in legno ottimamente conservate, dipinte con colori vivaci, trovati insieme ad altri manufatti più piccoli, all’interno di un pozzo nel sito sacro; 50 sarcofagi in legno in 52 pozzi sepolcrali, profondi tra i 10 e 12 mt, che facevano parte del tempio funerario dedicato alla regina Naert, moglie del re Teti, il primo faraone della VI dinastia del Vecchio Regno.
Il Premio sarà consegnato a Mostafa Waziry, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità di Egitto, venerdì 26 novembre alle ore 18 alla presenza di Fayrouz, archeologa e figlia di Khaled al-Asaad, in occasione della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Nella stessa Cerimonia sarà premiata anche la scoperta archeologica riferita all’anno 2019 vincitrice della 6ª edizione, ma non conferita in quanto la BMTA nel novembre 2020 fu annullata a causa del lockdown: Daniele Morandi Bonacossi, Direttore della Missione Archeologica Italiana nel Kurdistan Iracheno e Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico dell’Università di Udine, per la scoperta di dieci rilievi rupestri assiri raffiguranti gli dèi dell’Antica Mesopotamia presso il sito di Faida, a 50 km da Mosul.
Per quanto riguarda, invece, lo “Special Award” per il maggior consenso sulla pagina Facebook della BMTA, è risultata la scoperta delle “tre stanze di 2.000 anni fa sotto il Muro del Pianto di Gerusalemme”.
L’edizione 2021 della Borsa si svolgerà a Paestum presso la nuova location del Tabacchificio Cafasso, oltre che presso la Basilica, il Museo Nazionale, il Parco Archeologico da giovedì 25 a domenica 28 novembre.