3,5 milioni sono gli italiani che, prima del Covid, si regalavano una vacanza all’estero durante le festività di Natale e Capodanno, generando una spesa complessiva pari a circa 4,5 miliardi di euro. Un giro d’affari che dimostra l’interesse dei cittadini a sfruttare le ferie di dicembre per partire e regalarsi giorni di svago e relax e che ora potrebbe essere cancellato se il Governo opterà per restrizioni sul fronte degli spostamenti di fine anno all’estero.
Lo afferma Assoutenti, commentando le dichiarazioni del Ministro della salute, Roberto Speranza il quale, in merito alle prossime festività natalizie, ha parlato di “vacanze in Italia” per i cittadini.
“Prima della pandemia 18,3 milioni di italiani, il 30,3% della popolazione, si concedevano una vacanza di qualche giorno tra Natale e Capodanno, spendendo oltre 13 miliardi di euro – spiega il presidente Furio Truzzi – Nel dettaglio 990mila connazionali si recavano all’estero durante il periodo di Natale, e più di 2,5 milioni di italiani sceglievano mete estere per trascorrere fuori casa il Capodanno, generando in giro d’affari complessivo per le vacanze fuori i confini nazionali di circa 4,5 miliardi di euro tra trasporti, alloggi, e altri servizi”.
“Siamo favorevoli a incentivare le vacanze in Italia, ma il Covid non può essere usato come arma per le politiche turistiche del Governo. In un momento in cui il turismo si sta faticosamente risollevando dalla crisi generata dal Covid, e gli operatori del settore hanno ripreso a lavorare grazie alla voglia degli italiani di partire, eventuali restrizioni sul fronte degli spostamenti all’estero potrebbero affossare parte del business generato dalle vacanze di fine anno, con inevitabili conseguenze per le imprese del comparto e per l’economia.” – conclude il presidente Truzzi.