Economist Impact (parte di Economist Group) ha pubblicato il nuovo report – Sustainable disruption: 12 decarbonising technologies for cities – in cui identifica e presenta le tecnologie che più di altre potranno contribuire a ridurre la carbon footprint delle città e, di conseguenza, le emissioni a livello globale.
Nella ricerca, commissionata dallo studio legale internazionale Osborne Clarke, Economist Impact ha esaminato un totale di 26 tecnologie. Per ognuna ha analizzato l’attuale livello di utilizzo e di investimento in dieci città dislocate in tutto il globo, queste ultime selezionate perché hanno emissioni di gas serra relativamente alte (secondo l’ONU) e si sono impegnate a raggiungere la carbon neutrality – la maggior parte entro il 2050. Il rapporto si concentra su 12 delle 26 tecnologie.
Alcune delle 12 tecnologie sono già destinatarie di ingenti quantità di investimenti, o sono facilmente scalabili, e tutte hanno il potenziale per aiutare le città a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio prefissati. Molte permetteranno di creare nuovi posti di lavoro, abbassare i costi dell’energia per i residenti e migliorare la qualità della vita in generale.
Le principali conclusioni
Secondo il report, le tecnologie che supportano l’efficienza in tre settori chiave – edilizia e costruzioni, infrastrutture delle città e trasporti – avranno il maggiore impattosul processo di decarbonizzazione urbano. Queste includono le pompe di calore ad alta efficienza, i sistemi di teleriscaldamento/teleraffreddamento e gli smart grid e smart meter (reti e contatori intelligenti). Tutte e tre migliorano l’efficienza energetica e ottengono, all’interno della ricerca, un buon punteggio in termini di impatto. Le nascenti tecnologie “smart” (come i veicoli autonomi (AV), la mobility as a service e i digital twin) potrebbero contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, ma le prove della loro efficacia sono ad oggi frammentarie e necessitano di ricerche più rigorose.
Il loro impatto sarebbe notevolmente migliorato se ad alimentarle fossero fonti di energia rinnovabile. Tutte le tecnologie necessitano di maggiori investimenti pubblici e privati, congiuntamente a più incentivi normativi, politici e finanziari.
A questo link è possibile scaricare il report completo: