NOCO la bici del futuro a EICMA 2021

NOCO la bici del futuro a EICMA 2021

Alessandro Martorana Paolo Conticini Luca Coffa Mario Scollo Edoardo Girardi

La rivoluzionaria e-bike è un concentrato di alta tecnologia equipaggiata con componenti FSA, leader nella componentistica che garantisce al cliente un servizio di assistenza capillare in tutto il mondo. Le ruote VISION sono garanzia di alte prestazioni.

Debutta ad EICMA 2021 tra vip e ospiti d’eccezione, la ebike NOKO portabandiera del Made in Italy Un progetto altamente tecnologico, personalizzabile e stiloso. La bicicletta a pedalata assistita NOKO spopola nelle prime due giornate di EICMA, il salone internazionale delle due ruote in corso a Milano dal 23 al 28 novembre.

Tre i modelli presentati, nei due modelli urban NOKOTEMPO e NOKOFORZA colpiscono immediatamente l’eleganza, la leggerezza e l’assenza di catena. Il terzo modello NOKOVULCANO è per coloro che amano sentieri off road: attraente per la versatilità e per il giusto mix tra telaio da corsa e la componentistica gravel – la curva manubrio, le coperture e l’elegante sella Prologo-. Il creatore e produttore è Luca Coffa, imprenditore di seconda generazione figlio di Riccardo Coffa inventore delle monete bimetalliche delle 500lire che produceva negli anni ’80 i gettoni per le cabine telefoniche. Una famiglia di imprenditori che ha diversificato negli anni la loro attività dedicandosi al mondo dell’automotive: oltre NOKO, Coffa produce le lingue di acciaio che consentono la chiusura delle cinture di sicurezza.

“L’idea di una e-bike innovativa, tecnicamente elevata ma al tempo stesso elegante e pratica mi ha sempre affascinato passando molto tempo in Danimarca, paese di mia moglie – racconta Luca Coffa -. Per realizzare Noko ho unito il know-how di vent’anni di esperienza ricevuto da Jans Martin – che ha realizzato le prime bici elettriche già nel 1998 – all’esperienza nel settore auto della famiglia.” “La maggior parte delle componenti – spiega Coffa – dal motore, passando per il manubrio fino ad arrivare alle ruote è targata FSA, leader mondiale che offrirà un servizio globale e capillare di assistenza in tutto il mondo grazie alla rete service già presente in Asia, America, Europa, Australia e Cina”.

Nel corso delle conferenze stampa sono stati illustrati i punti di forza e le caratteristiche tecniche dei tre modelli prodotti fino ad oggi da NOKO. “La novità rivoluzionaria è la trasmissione a cinghia rinforzata in fibra di carbonio racconta Mario Scollo l’ingegnere che ha progettato il telaio e ha selezionato i componenti-: non sporca, è silenziosa ed evita manutenzioni frequenti”.

Per chi ha bisogno di pedalare off road vivendo avventure fuori dall’ambiente urbano, Noko offre la possibilità di montare sullo stesso telaio la trasmissione a catena. L’intercambiabilità dei due sistemi di trasmissione è resa possibile grazie alle similitudini tra la cinghia Noko e la classica catena: i due sistemi di trasmissione si comportano nella stessa maniera sia per quanto riguarda l’assemblaggio – sono “segmenti aperti” che vengono giuntati a formare un corpo unico mediante l’uso di una falsamaglia o rivetti in caso di cinghia – sia per per quanto concerne il tensionamento – entrambi i sistemi sono messi in tensione in maniera verticale mediante il tendicatena del deragliatore (se con catena) o il tendicinghia-.

Anche i freni sono intercambiabili: il telaio versatile permette di montare in maniera diretta i freni da gravel (Montaggio Flat), mentre mediante l’uso di specifici adattatori è possibile montare i freni per il modello urban (Montaggio Post). Tutti i cavi sono a scomparsa e vengono integrati nel tubo diagonale attraverso una particolare serie sterzo: la bici risulta molto elegante e senza cavi esterni. Per quanto riguarda i rapporti la NOKOVULCANO è equipaggiata con una corona anteriore da 42 denti e un pacco pignoni a 11 velocità 11-36 denti. NOKOTEMPO e NOKOFORZA non hanno cambio e sono equipaggiati con una puleggia anteriore da 42 denti e una posteriore da 19. Questi rapporti – spiega Mario Scollo- permettono di raggiungere agilmente i 25 km/h, velocità alla quale il motore deve smettere di erogare potenza secondo la normativa europea.

“Per FSA è importante questa partnership perchè rappresenta un esempio riuscito dell’utilizzo del nostro motore FSA System H.M. 1.0 per bici urban e gravel – dichiara Edoardo Girardi, General Manager FSA Europa-. “ L’equipaggiamento FSA non si limita al motore e alle ruote, ma anche alla guarnitura e all’attacco con piega manubrio in lega d’alluminio super leggera – illustra Girardi – . “FSA System è integrato nel mozzo della ruota posteriore, mentre la batteria è completamente integrata nel tubo diagonale, caratteristica che consente di ottenere una bike dal design pulito e minimalista. Il sensore di coppia integrato fornisce una potenza proporzionale all’intensità della pedalata: l’utente potrà beneficiare di maggiore accelerazione semplicemente incrementando la sua spinta sui pedali. “Un vero plus che rende questa bicicletta unica – conclude Girardi – è il range-extender grazie al motore che sviluppa 42 Nm con il supporto del sensore di coppia integrato nel mozzo posteriore per un totale di 250 watt , con la possibilità di estenderlo a 500 w grazie all’aggiunta di una seconda batteria in grado di raddoppiare l’autonomia del motore portandolo a 200km”.

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